Martedì 24 Gennaio 2017 presso la Sala Filarmonica di Rovereto
Venti anni dopo la caduta del Muro, Berlino si interroga ancora sulle ferite cicatrizzate, rimarginate o aperte. In una notte di temporali, a seguito di un banalissimo incidente, il professor Jakob Hilder e costretto a far entrare nel proprio appartamento l’intrusa Ingrid. Il loro dialogo e una assoluta novità fra quelle quattro pareti solitamente digiune di relazioni umane.
Jakob ama gli enigmi. Ingrid entra nella sua vita come un enigma all’apparenza semplicissimo da decifrare. Ma nella linearità perfetta del loro casuale incontro si muovono le ombre di un passato irrisolto, forse irrisolvibile. Due esistenze anonime e del tutto “normali” si scoprono lentamente annodate in un groviglio inestricabile che – enigmaticamente – li obbliga al confronto.
E di più: nel loro teso scavare in cerca di significati c’è la grande maiuscola domanda sul rapporto sottile che lega l’individuo alla società, questione tanto più drastica all’indomani di un regime che si vantava del più perfetto controllo dei singoli (nel Terzo Reich di Adolf Hitler c’era un agente della Gestapo ogni 2000 cittadini, nell’Unione Sovietica di Stalin un agente del KGB ogni 6000 persone, nella Germania dell’Est si arrivava a un informatore ogni 6 cittadini). Un testo teatrale che guarda alla millimetrica puntualità degli orologiai per indagare il senso di una delle più drammatiche pagine del ‘900, affidandosi solo e soltanto al meccanismo psicologico della costruzione del personaggio.
Fonte e maggiori informazioni su: https://www.cultura.trentino.it/content/view/full/572857