Io Robotto

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25/02/2017 – 27/08/2017

 

Con una collezione di oltre 90 robot, “Io robotto – Automi da compagnia” propone un percorso inedito fra la storia, le intenzioni, i personaggi e le curiosità della robotica da intrattenimento. Prima di diventare uno strumento di lavoro, il robot nasce infatti per divertire l’uomo.

I robot in mostra a Palazzo Alberti Poja

Alcuni esempi dei più curiosi robot che troverai esposti?

  • Karakuri Tea Serving Robot. Emblema del periodo Edo giapponese con tanto di kimono in seta, è un automa con meccanismo a molla pensato per trasportare una tazza di tè sino al commensale prescelto e ritornare in cucina quando la tazza è stata sollevata dal suo vassoio
  • Aibo ERS 111. Il primo vero robot da intrattenimento domestico commercializzato tra il 1999 e il 2000 con un successo straordinario, tanto che i primi 3.000 pezzi destinati al solo mercato giapponese si esaurirono in 17 secondi
  • Robocco Pouring Beer Robot. Creato da una delle più grandi aziende giapponesi produttrici di birra e bibite, è l’unico automa in grado di fungere da frigorifero, aprire una lattina di birra e versarla lentamente in un ampio e fresco boccale da servire su richiesta
  • Little Jammers Pro. Dedicato agli amanti della musica, è un sistema di riproduzione sonora a 6.1 canali strutturato come un’orchestra di piccoli e perfetti automi meccanici, che riproduce una vasta biblioteca di brani jazz memorizzata su cartucce dedicate
  • Pino di ZMP (2001). Una macchina che aspira a diventare uomo ispirata a Pinocchio di Collodi
  • My Keepon di BeatBoats (2011). La versione commerciale del buffo automa a forma di pallina gialla con due piccoli occhi, realizzato per studiare lo sviluppo sociale nei bambini autistici e diventato famoso in tutto il mondo grazie a un video di You Tube
  • Nao, attualmente il più complesso e sofisticato androide acquistabile sul mercato. Nao può riconoscere gesti e volti, è dotato di intelligenza artificiale autonoma, programmabile in differenti linguaggi e dotato di software per il riconoscimento vocale, mani prensili, sensori di pressione sotto ai piedi, 25 gradi di libertà di movimento.

Allestimento, visite guidate e appuntamenti in programma

La mostra si tiene nello splendido Palazzo Alberti Poja, sede espositiva della Fondazione MCR. Il progetto, curato da Massimo Triulzi, nasce  dalla collaborazione tra il giornalista, esperto di tecnologia e appassionato di robotica, e Franco Finotti, Direttore della Fondazione Museo Civico di Rovereto.

L’allestimento è realizzato per guidare i visitatori all’interno di una storia della robotica di intrattenimento. Il viaggio è accompagnato da supporti multimediali e interattivi. Gli approfondimenti tematici contestualizzano il robot nei diversi scenari culturali di cui è protagonista, dal cinema alla letteratura alla musica, e valorizzano le caratteristiche di ogni esemplare esposto.

Un calendario fitto di appuntamenti accompagnerà la mostra: dai laboratori didattici per le scuole alle demo di robotica per il pubblico, dalla presentazione di libri agli incontri a tema.

Oltre alle visite guidate alla mostra, ogni sabato pomeriggio sarà possibile partecipare, su prenotazione, alle attività guidate di avvicinamento alla robotica per ragazzi, presso il LEGO® Education Innovation Studio della Fondazione MCR.

Ogni seconda e quarta domenica del mese i visitatori avranno la possibilità di partecipare a una visita guidata alla mostra, seguita da un laboratorio di robotica oppure da una demo che permetterà di vedere in movimento i robot della mostra.

Maggiori info su: www.fondazionemcr.it

 

Fonte: www.visitrovereto.it

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