Fino al 22/01/2017 presso il Torrione del Castello di Rovereto
Il 26 luglio 1956 il presidente dell’Egitto, in un discorso ad Alessandria d’Egitto, proclamò davanti ad una folla esultante la nazionalizzazione della Compagnia del Canale di Suez, il simbolo dell’impero britannico nel Medio Oriente.
Il governo inglese di Anthony Eden reagì duramente concordando con Francia e Israele un intervento militare. Israele occupò con 400 paracadutisti alcune posizioni nel Sinai egiziano provocando la reazione dell’Egitto. L’aviazione franco-britannica distrusse al suolo gran parte degli aerei egiziani. Su iniziativa degli USA, che non erano stati informati dell’iniziativa franco-inglese, l’ONU il 5 novembre deliberò un cessate il fuoco tra Egitto e Israele, approvando l’invio di una forza di pace. Alla ricerca di un risultato sostanziale, francesi e britannici lanciarono un’offensiva contro Port Sa’id che portò ad occupare la zona del Canale.
L’URSS minacciò di intervenire a fianco dell’Egitto. Gli Stati Uniti, volendo evitare un conflitto diretto con Mosca, costrinsero gli inglesi a ritirarsi.
Nel Torrione Malipiero del Castello di Rovereto, lo spazio che il museo riserva alla fotografia, in mostra alcuni scatti che mostrano la crisi del canale di Suez del 1956. Un’occasione per conoscere un periodo di scontri tra Oriente e Occidente e un fatto poco noto che ha però contribuito ad alimentare la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
Fonte: www.visitrovereto.it